Wilhelm Wundt ipnotista (1832-1920)

 

Wilhelm Maximilian Wundt (1832-1920), medico-psicologo tedesco e assistente di Hermann von Helmholtz, viene sempre citato come il padre della Nuova Psicologia Scientifica, da quando stabilisce il suo leggendario laboratorio sperimentale all’Università di Lipsia nel 1879.

Nella sua veste di padre della psicologia oggettivista e scientifica tedesca, Wundt non ama lavorare con la coscienza umana, cui attribuisce un’eccessiva soggettività così come un’incontrollabile disposizione a mentire. Per cui preferisce servirsi di indicatori fisiologici oppure di risposte muscolari, utilizzando il più possibile delle macchine misuratrici automatiche.

Questo non gli impedisce di essere un solido studioso dell’ipnosi, materia a cui dedica un’attenta monografia, di cui successivamente produce una seconda edizione accuratamente ampliata ed aggiornata.

Wundt distingue tra le affermazioni più roboanti sul magnetismo, verso le quali nutre una certa perplessità, e la capacità dell’ipnosi di operare utilmente nell’ambito della cura, per le quali dichiara invece di nutrire la massima fiducia:

  • “Non posso attribuire all’ipnosi quel valore straordinario che i suoi ammiratori le riconoscono in psicologia, ma credo, al contrario, che essa possieda su di un altro terreno, intendo la medicina pratica, un valore che non dobbiamo assolutamente ignorare […] Si tratta, in realtà, dell’acquisizione di un metodo terapeutico di un’importanza straordinaria […] Più riconosco il valore della terapeutica suggestiva e più le auguro di espandersi per il benessere dell’umanità che soffre” [Wundt].

 

 

 

 

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