Hyppolite Taine ipnotista (1828-1893)

 

Hippolyte Adolphe Taine (1828-1893) è assai conosciuto internazionalmente per i suoi rilevanti contributi in ambito filosofo, storico e della analisi letteraria, per cui alcuni lo considerano come il maggiore critico e storico letterario della Francia ottocentesca.

Tale grande fama di intellettuale analitico ha però finito con l’oscurare il fatto che Taine è stato il fondatore della Nuova Psicologia  francese, assieme a Théodule Ribot.

In particolare: nel 1876 Ribot e Taine fondano la Revue philosophique de la France et de l’étranger, pubblicazione fondamentale per tutta la moderna psicologia scientifica francese ma anche internazionale.

La loro nuova “Personologia” è stata però sconfitta, sul piano della costante battaglia accademica-professionale per la primazia in ambito intellettuale, dall’affermarsi in tutto l’Occidente della Nuova Psicologia Scientifica statunitense.

Tuttavia, nella sua sostanza benché non nel suo nome originale, il modello psicologico-psicotecnico francese ha finito col guadagnare crescente spazio nella clinica e nella professione degli psicologi di tutto il mondo specie con la seconda parte del Novecento.

In ambito psicologico, Taine pubblica nel 1870 i due volumi di De l’intelligence. Si tratta di uno dei maggiori testi nella storia della psicologia cognitiva e dinamica, che non mi risulta sia mai stato  tradotto all’estero, probabilmente perché oscurato dalla vasta fama internazionale del suo autore, che viene inscritta però in contesti intellettuali diversi da quello della Nuova Psicologia. Il lavoro di Taine, basato in primo luogo sullo studio dell’ipnosi, è però ben conosciuto dagli studiosi suoi contemporanei  di tutta Europa, che spesso parlano il francese.

Attraverso il De l’intelligence [1870] Taine introduce molti costrutti rilevanti nella psicologia (nostra) contemporanea; quali, ad esempio: il concetto di subconscio, la doppia natura della mente, la pluralità della persona, la capacità costruttiva dell’immaginazione, la rilevanza dell’ipnosi come strumento principe per studiare, conoscere e sviluppare la personalità.

Accade anche che,  proprio in questo periodo, si affermi diffusamente tra gli scienziati francesi e gli scienziati tedeschi la propensione a non riportare, nella sua forma esplicita ma non certo nella sua sostanza, un qualche riferimento alla cultura degli uni da parte degli altri.

Tale attitudine si collega all’ostilità profonda suscitata dalla guerra Franco-Prussiana del 1870-1871, con Parigi che cade in mano al nemico tedesco dopo un lungo assedio e con i relativi bombardamenti che arrivano a colpire il centro stesso della città, Pantheon compreso. La guerra si conclude con la totale supremazia sull’Europa continentale dell’Impero germanico del Deutscher Kaiser Guglielmo e con la sostanziale scomparsa dell’impero francese di Napoleone III.

Succede così che l’originalità di Taine è normalmente presente in molti costrutti e in molti testi degli autori psicodinamici tedeschi dalla fine dell’Ottocento in poi, e poi attraverso di loro anche nella tradizione clinica applicativa statunitense, anche se molti preferiscono in genere non citarlo esplicitamente, pur rifacendosi largamente a lui, forse per non apparire troppo filo-francesi.

Lo stesso trattamento viene riservato ai contributi di altri autori transalpini. Questi infatti non devono essere evocati troppo, in quanto nemici, se si aspira a sopravvivere in un ambiente scientifico tedesco ormai orientato al rilancio uber alles della grandezza germanica; i cui fanatici sviluppi (che arrivano a occupare di nuovo, da parte tedesca, la debosciata Parigi nel 1940) si vedranno ahimè nel giro di pochi anni.

Il risultato finale è che i lavori fondativi di molti autori francesi, come è certamente il caso di Taine, ma anche di Ribot, di Bernheim, di Janet, del contributo psicodinamico di Binet(ti) e in genere della psicologia francese, dominano la psicologia dinamica del Novecento, ma di solito con la firma di altri, in genere di lingua tedesca.

La rilevanza psicologica di Taine è tale che, benché sia ormai conosciuto soprattutto per la sua forte personalità di critico letterario, nel 1889 è nominato vice-Presidente del leggendario primo Congresso Internazionale di Psicologia, che fonda la nuova disciplina a Parigi [Bérillon, 1890].

 

  • Taine, H. [1870]. De l’intelligence. Paris: Hachette.
  • Bérillon, E. [1890] editeur. Premier Congrès international de l’hypnotisme expérimental et thérapeutique, Tenu à l’Hôtel-Dieu de Paris du 8 au 12 août 1889: Comptes rendus. Paris: Doin.
  • Bérillon, E. [1890]. Hypnotisme et suggestion: Theorie et application pratique. Conference recueille par Henri Cronigneau. Paris: Société d’Editions Scientifiques.

 

 

 

 

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